thinkstockphotos 881336978 1 scaled

Affrontiamo il delicato e complesso argomento delle malattie reumatologiche, di cui si parla fin troppo poco. In occasione della Giornata mondiale delle malattie rare, la Fondazione italiana per la ricerca in reumatologia (Fira) accende i riflettori sulle malattie reumatologiche rare, patologie poco conosciute, ma con un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti. Sebbene siano individualmente poco frequenti, la loro diagnosi tardiva e la complessità terapeutica rappresentano una sfida significativa per la medicina, sottolineano gli esperti.

Malattie reumatologiche rare ai primi posti della sfida della sanità italiana

Le malattie reumatologiche rare - ricorda la Fira - sono un gruppo eterogeneo di patologie che colpiscono persone di tutte le età, spesso con una base autoimmune o auto-infiammatoria. Ad oggi il Servizio sanitario nazionale ne riconosce circa 30 con esenzione, ma alcune non rientrano ancora nei protocolli nazionali, rendendo difficile l'accesso a diagnosi e cure tempestive. Le malattie reumatologiche rare si possono raggruppare in alcune categorie principali.

  • Connettiviti: includono patologie come la sclerosi sistemica, caratterizzata da indurimento della pelle e compromissione degli organi vitali, e le miositi, che colpiscono i muscoli causando debolezza e dolore;
  • Vasculiti: comprendono l'arterite giganto-cellulare, che colpisce le arterie di medio e grande calibro causando mal di testa, disturbi visivi con rischio di cecità e dolore mandibolare, e le vasculiti anca-associate che determinano infiammazione dei vasi sanguigni con effetti su più organi, oltre alla malattia di Behçet.
  • Malattie auto-infiammatorie: caratterizzate da un'infiammazione sistemica persistente, includono la malattia di Still, le febbri ereditarie periodiche e la sindrome di Vexas, scoperta nel 2021 grazie all'identificazione di un marcatore biologico, per la quale ancora si cerca una terapia efficace.

Queste patologie hanno una base genetica e meccanismi immuno-mediati che determinano un'infiammazione cronica con danno progressivo a diversi organi. I sintomi iniziali possono essere aspecifici come febbre persistente, affaticamento, perdita di peso, rendendo spesso difficile una diagnosi tempestiva.

Studi all'avanguardia e strumenti diagnostici sempre più aggiornati al servizio della ricerca e della sperimentazione

"La diagnosi delle malattie reumatologiche rare è complessa e richiede un approccio multidisciplinare - afferma Matteo Piga, professore associato di Reumatologia, università degli Studi di Cagliari - Gli strumenti diagnostici comprendono test sierologici, imaging avanzato (risonanza magnetica, capillaroscopia) e, in alcuni casi, biopsie tissutali. Tuttavia, la somiglianza dei sintomi con altre patologie più comuni può ritardare la diagnosi, influenzando negativamente la prognosi". Dal punto di vista terapeutico, il trattamento si basa su corticosteroidi e immunosoppressori, "ma negli ultimi anni si sono sviluppate terapie innovative, come gli inibitori della interleuchina IL-1 nella malattia di Still e gli inibitori dell'IL-5 nella granulomatosi eosinofila con poliangioite. Tuttavia - evidenzia Piga - la gestione di queste patologie richiede un monitoraggio specialistico continuo per valutare l’efficacia delle terapie e prevenire complicanze".

L'impatto devastante sulla qualità della vita

Oltre alle difficoltà cliniche, le malattie reumatologiche rare hanno un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti, limitando la loro autonomia e influenzando la sfera lavorativa e sociale. La scarsa conoscenza di queste patologie, anche all'interno della comunità medica, ostacola una presa in carico tempestiva e appropriata. I check up completi per gli over 40, sia uomo che donna, all'insorgere dei primi dolori e fastidi, possono essere una prima strada maestra da seguire.

"E' fondamentale aumentare la consapevolezza su queste patologie e investire nella ricerca per sviluppare nuove terapie mirate - rimarca Carlomaurizio Montecucco, presidente di Fira - Solo attraverso una diagnosi precoce, l'innovazione terapeutica e un approccio multidisciplinare sarà possibile migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti".

amianto kVYF RI9Wd5nDVb8xXKcrmbHwd0M 656x492@Corriere Web Sezioni
Tumori causati da amianto: ecco il killer silenzioso che continua a uccidere nei luoghi di lavoro
cibo per la mente
La dieta per un cervello in salute: i consigli del nutrizionista
default tumore seno
Miglioramento cura tumore al seno, mortalità in calo del 6%
Papa Francesco LaPresse 11 2 2
Papa Francesco, gli esperti: “Terapie funzionano, verso evoluzione favorevole della polmonite”
AdobeStock 604479286
Milleproroghe, il Senato approva il testo: le misure per la sanità e i medici
1503406758012.jpg fare esercizio fisico da giovani fa bene al cervello degli anziani
Rafforzare la salute lungo tutto il ciclo di vita, dalla giovinezza alla vecchiaia.
MediCenter 01
Accessibilità alla diagnostica per soggetti Claustrofobici
salute donna
Schillaci: “Sostenere la salute della donna con parità di genere e innovazione tecnologica”
test medicina legge riforma
Riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Medicina Veterinaria: la Camera approva la proposta di legge
microbioma olobiotico
Biodiversità microbica: una risorsa per medicina, ambiente e innovazione
Torna in alto