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Donne e scienza, il 68% del personale Iss è femminile e l'istituto si impegna per la parità di genere

Donne e Scienza nel 2025. L'Istituto superiore di sanità (Iss), uno dei principali enti di ricerca scientifica in Italia, dimostra un forte impegno per la parità di genere. Il 68% del suo personale è composto da donne, un dato che si mantiene alto anche considerando solo gli operatori della ricerca. Le donne sono il 62% dei dirigenti di ricerca, il 66% dei primi ricercatori e il 77% dei ricercatori. Tra i direttori dei 26 centri e dipartimenti, 10 sono donne, dimostrando che anche ai livelli più alti l'Iss sta abbattendo le barriere di genere.

Donne e scienza. Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza: un'occasione per riflettere

L'11 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dalle Nazioni Unite dieci anni fa per sensibilizzare sulle disparità di genere nel mondo scientifico. L'Iss, in questa occasione, ha pubblicato un focus sul suo sito, evidenziando come la parità di genere sia cruciale per costruire un futuro migliore. Tuttavia, le donne e le ragazze continuano ad affrontare barriere strutturali, che rendono più difficile il loro percorso professionale.

Superare gli ostacoli: il messaggio delle Nazioni Unite e l'impegno dell'Iss

"Chiudere il gender gap nella scienza - esorta l'Onu - richiede la rottura degli stereotipi, la promozione di modelli positivi per ispirare le ragazze, il supporto con programmi mirati e la creazione di ambienti inclusivi". L'Iss, con i suoi dati e le sue politiche, dimostra di essere un esempio di come superare questi ostacoli. L'istituto non si limita a sostenere la parità, ma la favorisce attivamente con misure concrete.

Bandi di ricerca: le donne sempre più presenti nella competizione scientifica

Nel corso delle tre edizioni del bando Ricerca indipendente, sono state presentate 349 proposte, di cui il 72% da ricercatrici. Tra le 53 proposte finanziate, 36 sono state presentate da donne, raggiungendo il 68% del totale.

Un dato ancora più significativo emerge dal bando Giovani ricercatori, riservato al personale Iss con meno di 40 anni. Dal 2020 al 2024, l'83% delle proposte presentate e l'86% di quelle finanziate hanno avuto come principal investigator una giovane ricercatrice.

Comunicazione e ispirazione: i video dell'Iss per le nuove generazioni

In occasione dell'International Day of Women and Girls in Science, l'Iss ha lanciato una campagna video sui social, dove ricercatrici senior raccontano il loro percorso professionale accanto a giovani scienziate che lavorano nei laboratori dell'istituto.

"Attraverso le parole di chi ogni giorno fa scienza tra le nostre mura - si legge sul sito dell'Iss - speriamo di ispirare sempre più ragazze a intraprendere la carriera scientifica".

Un impegno concreto per la parità di genere nella ricerca

L'Iss dimostra che la parità di genere non è solo un obiettivo astratto, ma una realizzazione concreta che passa attraverso politiche mirate, investimenti e un cambiamento culturale. La forte presenza di donne nella ricerca, supportata da iniziative specifiche, dimostra che è possibile superare gli ostacoli strutturali e garantire alle nuove generazioni opportunità paritarie e meritocratiche.

Tuttavia, la strada verso l’equità totale è ancora lunga. Nonostante i progressi, molte donne nel campo scientifico si trovano ancora a dover affrontare pregiudizi, difficoltà di accesso a ruoli apicali e una persistente disparità nelle opportunità di carriera. Per questo motivo, è fondamentale che istituzioni, università e centri di ricerca continuino a promuovere politiche di inclusione, con un focus specifico sulle giovani ricercatrici, che rappresentano il futuro della scienza.

L’esempio dell’Iss dimostra che il talento femminile nella ricerca è già una realtà consolidata, ma serve un impegno costante affinché diventi la norma in tutti i settori scientifici. Sostenere le donne nella scienza significa investire in un futuro più innovativo, equo e ricco di prospettive per tutti.

l contributo delle donne, tutto ciò è palese, nella ricerca scientifica continua a migliorare la qualità della prevenzione e della diagnosi, supportando l’innovazione nei centri specializzati.

Il messaggio è chiaro: la scienza ha bisogno delle donne, così come le donne hanno bisogno di una scienza che le riconosca, le valorizzi e le sostenga. Lavorare per una ricerca inclusiva non è solo una questione di giustizia sociale, ma un passo necessario per garantire il progresso della conoscenza e il benessere della società.

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