sala parto medium 1
nascita indesiderata

L'ecografia trans-perineale rappresenta una delle innovazioni più importanti in ostetricia degli ultimi anni, permettendo ai medici di prendere decisioni più mirate e precise durante il parto. Da oltre 15 anni, i centri di ostetricia di riferimento utilizzano l'ecografia per scegliere la procedura più adatta tra il parto cesareo e l'uso della ventosa. Questo metodo mira a ridurre l'incidenza di cesarei, puntando su un monitoraggio più accurato del posizionamento del bambino nel canale del parto.

Nel corso del processo di parto, in alcune circostanze possono emergere difficoltà. Se il bambino trova ostacoli durante il suo percorso o non riesce a tollerare le contrazioni dell'utero, il medico può decidere di intervenire. Le due principali opzioni per accelerare il parto sono il taglio cesareo e l'uso della ventosa. Nel primo caso, il feto viene estratto tramite un’incisione nell'addome della madre, mentre nel secondo caso viene applicata una coppetta morbida sulla testa del bambino per tirarlo delicatamente verso l'esterno.

Il parto con la ventosa è una procedura sicura e ha un alto tasso di successo, quando eseguita da medici esperti e in sale parto adeguatamente attrezzate. Tuttavia, ci sono casi rari in cui la ventosa non riesce ad estrarre il bambino, rendendo necessario il ricorso a un taglio cesareo d'emergenza, che comporta rischi maggiori sia per la madre che per il bambino.

La difficoltà nell’orientarsi tra cesareo e ventosa

Uno dei principali fattori di rischio del parto con ventosa è la malposizione del bambino. Se il feto si trova con la testa posizionata posteriormente (verso l'osso sacro della madre), la probabilità che la procedura fallisca aumenta considerevolmente. Si stima che circa il 10% dei bambini nasca in questa posizione, detta "occipite posteriore". La domanda allora è: come scegliere tra cesareo e ventosa quando la malposizione è presente?

Da oltre 15 anni, i centri di ostetricia propongono l’utilizzo dell’ecografia per determinare la posizione del bambino e orientare la scelta tra parto cesareo e parto con ventosa. In particolare, l'ecografia trans-perineale si è dimostrata una tecnica innovativa ed efficace per identificare i rischi associati a un parto con ventosa, soprattutto quando il bambino presenta l'occipite posteriore.

Studio sull'ecografia trans-perineale: un valido strumento

Un recente studio pubblicato sull'American Journal of Obstetrics & Gynecology ha esaminato un ampio gruppo di donne con un occipite posteriore e ha testato l'efficacia dell’ecografia trans-perineale nel predire il successo o l'insuccesso di un parto con ventosa. I risultati dello studio hanno mostrato che, nei casi di malposizione del bambino, il parametro più indicativo di successo o fallimento del parto con ventosa è la distanza tra la testa del bambino e il perineo della madre. Se questa distanza è inferiore a 3,5 cm, la probabilità che la ventosa abbia successo è molto alta, con un tasso di fallimento vicino a zero.

Queste evidenze hanno aperto nuove prospettive per la gestione del parto e potrebbero essere utili per modificare le linee guida nella scelta della procedura migliore. Non è più necessario ricorrere automaticamente al taglio cesareo, che in alcuni casi non è la soluzione ottimale.

Ridurre i cesarei, recuperare la naturalità del parto

Nel corso degli anni, l'ostetricia ha fatto grandi progressi nell'approccio al parto, puntando a recuperare la naturalità del processo, ricorrendo al taglio cesareo solo in caso di necessità clinica. Per lungo tempo si è pensato che il cesareo fosse una soluzione più semplice per evitare rischi durante il parto. Tuttavia, numerosi studi hanno evidenziato che l'eccessivo ricorso al cesareo può comportare conseguenze negative per la madre, come anomalie nella localizzazione della placenta nelle gravidanze successive, e per il bambino, che potrebbe avere difficoltà ad adattarsi alla vita extra-uterina e un rischio maggiore di malattie autoimmuni e asma.

Oggi, grazie all'ecografia trans-perineale e ad altre tecnologie, i medici possono selezionare meglio i casi in cui il parto naturale (sia spontaneo che con l’ausilio della ventosa) è la scelta migliore, rispetto a quelli in cui è necessario il taglio cesareo. Attualmente, si stima che la media dei tagli cesarei in Italia si aggiri intorno al 32%, ma in un contesto ideale questa percentuale non dovrebbe superare il 20%.

Un'ecografia che richiede esperienza

L'ecografia trans-perineale si è rivelata uno strumento molto promettente, ma è fondamentale che venga eseguita da professionisti esperti. Solo una formazione adeguata e un addestramento mirato possono garantire l'affidabilità di questa tecnica, che richiede una notevole esperienza nella lettura delle immagini ecografiche. Per questo motivo, in alcune strutturi, è stato sviluppato un simulatore per formare il personale medico e gli specializzandi all'uso di questa tecnologia innovativa.

La medicina personalizzata del futuro

L'introduzione dell'ecografia trans-perineale apre la strada a un approccio sempre più personalizzato alla gestione del parto. Ogni donna è diversa, e ogni parto è unico. Grazie a questa tecnologia, i medici possono scegliere la procedura più adatta alla singola paziente, tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ciascun caso. Ciò rappresenta un passo importante verso una medicina personalizzata, in cui le decisioni vengono prese in modo informato e mirato, per garantire il miglior esito possibile sia per la madre che per il bambino.

L'uso dell'ecografia trans-perineale rappresenta una rivoluzione nelle scelte ostetriche. Non solo riduce il numero di tagli cesarei, ma permette di trattare ogni caso in modo più preciso e sicuro, migliorando l'esperienza del parto per le donne e la salute dei neonati.

In conclusione, la prevenzione resta un pilastro fondamentale nella salute delle donne, e le visite ginecologiche specializzate giocano un ruolo cruciale nel monitorare e intervenire tempestivamente su eventuali problematiche durante la gravidanza e il parto. L'approccio mirato e personalizzato, come quello offerto dall'ecografia trans-perineale per ridurre il ricorso al taglio cesareo, è solo uno degli esempi di come la medicina possa progredire, garantendo scelte più sicure ed efficaci per la salute materna e neonatale. Un monitoraggio regolare e accurato, attraverso esami specialistici, consente ai medici di fare diagnosi precoci, migliorando l'outcome del parto e riducendo i rischi a lungo termine per le donne. Allo stesso tempo, l'accesso a tecnologie avanzate e la formazione adeguata degli specialisti sono essenziali per garantire un approccio consapevole, sicuro e rispettoso delle diverse esigenze delle pazienti, nel rispetto della naturalità del parto. L'integrazione tra prevenzione e tecnologia rappresenta la chiave per migliorare l'esperienza della maternità e per proteggere la salute delle donne, sia nel presente che per le future gravidanze.

thinkstockphotos 881336978 1 scaled
Malattie reumatologiche rare: la sfida della sanità italiana
67d06b64a01d7
Cancro e invecchiamento della popolazione: studio italiano sulle connessioni molecolari
mieloma multiplo 1
Ottimizzare la gestione del mieloma multiplo
Donne discutono al pc in poliambulatorio 1024x682 4
Donne e scienza, il 68% del personale Iss è femminile
Torna in alto