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Milleproroghe, il Senato approva il testo: le misure per la sanità e i medici

Il Senato della Repubblica ha approvato il decreto Milleproroghe, con 97 voti favorevoli, 57 contrari e nessun astenuto. Il provvedimento passa ora alla Camera dei deputati, dove avrà una seconda lettura. La scadenza per la conversione del decreto è fissata per il 25 febbraio. Questo decreto include una serie di misure riguardanti la sanità, le professioni sanitarie e i cambiamenti organizzativi per affrontare le sfide del settore. In particolare, il testo prevede importanti proroghe e modifiche che riguardano l'introduzione della fatturazione elettronica e della ricetta elettronica, due temi cruciali per il lavoro quotidiano di medici, dentisti e altri professionisti sanitari.

Fatturazione elettronica: nuove scadenze per i professionisti sanitari

Una delle principali novità introdotte dal decreto Milleproroghe riguarda l’obbligo di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie. Questo obbligo, inizialmente previsto per gennaio 2023, è stato già posticipato diverse volte. Nel 2024, i professionisti sanitari avevano avuto una proroga fino al 2025. Tuttavia, con l'approvazione del Milleproroghe, l'obbligo è stato ulteriormente rinviato al 31 dicembre 2025. Di conseguenza, fino a questa data, i medici e altri operatori sanitari continueranno a emettere fatture cartacee per i servizi offerti ai pazienti.

Questo rinvio rappresenta un importante sollievo per i professionisti sanitari, che dovranno adattarsi a un nuovo sistema tecnologico di gestione fiscale. Il rinvio permette loro di guadagnare tempo per formarsi sulle nuove modalità operative e per implementare il software necessario alla corretta gestione della fatturazione elettronica. Tuttavia, l'introduzione della fatturazione elettronica rimane una necessità incombente per migliorare la trasparenza e l'efficienza nel settore sanitario, riducendo al contempo i rischi di evasione fiscale.

Ricetta elettronica: obbligo dal 2025

Altro tema di rilievo riguarda l’introduzione della ricetta elettronica. Il decreto Milleproroghe stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2025, tutte le prescrizioni mediche dovranno essere emesse esclusivamente in formato elettronico. Questo include, oltre ai farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), anche i farmaci di fascia C, che non sono rimborsabili. Questa misura si inserisce nel quadro più ampio di digitalizzazione del sistema sanitario e mira a garantire una migliore gestione dei dati sanitari attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

L'introduzione obbligatoria della ricetta elettronica contribuirà a migliorare la tracciabilità delle terapie e a ridurre gli errori nella gestione delle prescrizioni. In un'ottica di ottimizzazione del sistema sanitario, la ricetta elettronica permetterà anche di monitorare in modo più preciso l'andamento delle prescrizioni mediche e l'aderenza ai trattamenti da parte dei pazienti.

Investimenti per la prevenzione del tumore al seno

Il decreto Milleproroghe prevede anche un emendamento presentato dal Partito Democratico (Pd) e da Italia Viva che stanzia 1 milione di euro per rafforzare i programmi di prevenzione del tumore al seno con esami diagnostici all'avanguardia. Questo finanziamento è suddiviso in 200mila euro per l'anno 2025 e 800mila euro per il 2026. Le risorse saranno destinate a potenziare gli screening regionali per il tumore al seno, con l'obiettivo di aumentare il numero di donne coinvolte nei programmi di screening nelle fasce d’età 45-50 anni e 70-74 anni.

Questa misura ha l’intento di ridurre il numero di diagnosi tardive e migliorare l’efficacia dei programmi di prevenzione, affinché un maggior numero di donne possa essere sottoposto a controlli periodici. L'aumento dei fondi è cruciale per far fronte alle criticità emerse durante la pandemia, quando molti programmi di screening sono stati sospesi o rallentati. Grazie a questi investimenti, il sistema sanitario italiano si prepara ad affrontare una delle sfide più gravi della sanità, quella della prevenzione del tumore al seno.

Carico di lavoro e carenza di personale: Prolungamento delle misure

Una delle principali preoccupazioni che ha spinto la politica a intervenire con il decreto Milleproroghe riguarda la carenza di personale sanitario, sia negli ospedali che sul territorio. In questo contesto, il decreto prevede il prolungamento di alcune misure adottate precedentemente per affrontare questa emergenza, come la possibilità di utilizzare personale medico e infermieristico in modo più flessibile, anche grazie all'adozione di contratti temporanei.

Il fenomeno della carenza di medici sta infatti mettendo sotto pressione il sistema sanitario, e in particolare quello ospedaliero. Il problema è stato ulteriormente esacerbato dalla pandemia di Covid-19, che ha aumentato la domanda di prestazioni sanitarie e ha costretto il personale a operare in condizioni di stress elevato.

Il decreto Milleproroghe prevede anche il rinvio della riforma dei medici di famiglia che potrebbe portare a modifiche nel ruolo dei medici di base all’interno delle Case di Comunità, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Queste modifiche, se adottate, potrebbero migliorare la distribuzione delle risorse mediche e permettere una gestione più efficiente delle prestazioni sanitarie sul territorio.

Possibili modifiche al nomenclatore delle prestazioni sanitarie

Il decreto Milleproroghe potrebbe includere anche modifiche al nomenclatore delle prestazioni sanitarie, con impatti diretti sulla gestione delle prescrizioni mediche e sui rimborsi da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Tali modifiche si rendono necessarie per aggiornare il sistema alle nuove esigenze dei professionisti sanitari e per migliorare l'efficienza dell'intero sistema sanitario nazionale.

Il dibattito su come modernizzare e riformare il nomenclatore è centrale in questo momento, poiché le esigenze sanitarie sono cambiate notevolmente negli ultimi anni, e il sistema deve adattarsi alle nuove tecnologie e agli strumenti diagnostici avanzati.

L’importanza della prevenzione e degli esami diagnostici specializzati

Il decreto Milleproroghe introduce misure fondamentali per il sistema sanitario italiano, affrontando temi cruciali come la digitalizzazione, la prevenzione dei tumori, e la gestione del personale sanitario. Questi interventi sono cruciali per garantire una sanità efficiente e per rispondere alle esigenze di un paese in continua evoluzione.

In questo contesto, è fondamentale investire nella prevenzione e negli esami diagnostici specializzati, che rappresentano la chiave per migliorare la salute e ridurre i costi sanitari a lungo termine. Ogni misura adottata, che riguarda la fatturazione elettronica o la ricetta elettronica, non solo facilita la gestione del sistema, ma migliora anche la tracciabilità e la qualità delle cure fornite ai cittadini.

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