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Le evidenze scientifiche sugli effetti positivi della Dieta Mediterranea (DM) sono ormai tali che questa può essere raccomandata in diversi contesti clinici e per diverse patologie, influendo su prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione. Per definire gli standard della sua definizione e delle sue varie applicazioni sono state elaborate le prime Linee Guida sulla Dieta Mediterranea, promosse dalla Fondazione Dieta Mediterranea, dalla Società Italiana Nutrizione artificiale e metabolismo (SINPE) e dalla Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) con il supporto metodologico dell'Iss.

Obiettivo delle Linee Guida

"Le linee guida sulla Dieta Mediterranea - commenta Marco Silano, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrinometaboliche e dell'invecchiamento dell'Iss, il 10 marzo - mirano a promuovere uno stile di vita sano, basato sull'equilibrio nutrizionale e sulla sostenibilità ambientale. Le raccomandazioni alimentari sono state elaborate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione agli effetti benefici della Dieta Mediterranea nella prevenzione e trattamento delle malattie cronico-degenerative e alla sua importanza per la salute del pianeta".

Contenuto del documento

Il documento risponde a dieci domande, da Qual è l'efficacia della DM nel ridurre la mortalità? a La DM è sostenibile?, ed è stato realizzato con il contributo di oltre 20 Società Scientifiche nazionali e stakeholder. È il risultato di un'approfondita analisi della letteratura scientifica e del lavoro di un gruppo multidisciplinare di esperti, che ha portato a elaborare oltre 50 raccomandazioni sull'impatto della Dieta Mediterranea su mortalità, malattie cardiovascolari, neurologiche, oncologiche, metaboliche, muscolo-scheletriche, fragilità e disabilità nell'anziano, malattie autoimmuni, malattie della gravidanza, con un'indicazione di quanto forti siano le evidenze sull'efficacia. Inoltre, sono stati preparati dei quesiti specifici per definire attualmente cos'è la Dieta Mediterranea ed i benefici economici.

A chi è rivolto

Il contenuto è destinato a tutti i professionisti sanitari e sociali coinvolti nella promozione e nell'applicazione della Dieta Mediterranea come strumento di prevenzione in qualsiasi setting di cura e presa in carico, così come nei vari contesti di intervento. Inoltre, le raccomandazioni contenute nel documento sono rivolte anche ai decisori politici e ai responsabili di strutture sanitarie, sociali ed educative.

Un patrimonio culturale e scientifico

Un patrimonio culturale e scientifico

"La Dieta Mediterranea non è solo un patrimonio culturale, ma rappresenta un modello alimentare riconosciuto dall'UNESCO come bene immateriale dell'umanità - commenta Nicola Veronese della Saint Camillus International University of Health Sciences -. Con queste nuove linee guida si intende rafforzare il suo ruolo nella prevenzione, a diversi livelli, e nella promozione della salute pubblica".

Prevenzione, stile di vita e controllo del peso

Le nuove Linee Guida sulla Dieta Mediterranea sottolineano l'importanza di un'alimentazione equilibrata come strumento di prevenzione per numerose patologie. Adottare uno stile di vita sano significa combinare una corretta alimentazione con attività fisica regolare, gestione dello stress e monitoraggio costante dello stato di salute.

Per chi è in sovrappeso, il controllo del peso deve essere affrontato con un approccio scientifico, evitando diete drastiche o mode alimentari poco sostenibili. Tra gli strumenti utili per la valutazione della composizione corporea, la Bioimpedenziometria (BIA) rappresenta un metodo efficace per analizzare la percentuale di massa grassa, massa magra e idratazione corporea, fornendo un quadro dettagliato dello stato metabolico.

Integrare la Dieta Mediterranea con un monitoraggio attento della propria condizione fisica può rappresentare la chiave per una vita più lunga, sana e in equilibrio con il proprio corpo.

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