
A cinque anni dall’emergenza coronavirus, il ministero della Salute ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni la bozza del nuovo piano pandemico nazionale 2025-2029, che dovrà essere esaminata prima dell’approvazione definitiva. Il documento introduce nuove strategie di intervento, puntando a una gestione equilibrata tra prevenzione e tutela delle libertà individuali.
Parliamo di:
Nuovo Piano Pandemico: sì ai vaccini, ma non come unico strumento
Il piano riconosce che i vaccini approvati e sperimentati sono misure preventive efficaci, con un rapporto rischio-beneficio favorevole. Tuttavia, viene sottolineato che non possono essere considerati l’unico strumento di contrasto ai patogeni, ma devono essere affiancati da terapie e presidi medici adeguati.
Viene ribadita l’importanza di una comunicazione chiara ed efficace sulla campagna vaccinale. Le informazioni fornite ai cittadini dovranno essere basate su evidenze scientifiche, evitando toni drammatici, discriminazioni o stigmatizzazioni sociali.
Limitazioni della libertà personale solo in casi eccezionali
Il documento stabilisce che eventuali restrizioni alle libertà personali potranno essere imposte solo in caso di pandemia eccezionale. Per farlo, non sarà più possibile utilizzare Dpcm (decreti del presidente del consiglio), ma saranno necessari atti con forza di legge, come decreti legge o decreti legislativi, per garantire un maggiore controllo parlamentare.
Principi fondamentali: equità, solidarietà e trasparenza
Il nuovo piano si basa su alcuni principi cardine, tra cui giustizia, equità, non discriminazione e solidarietà. Il documento sottolinea che la solidarietà è essenziale per la gestione delle emergenze sanitarie, favorendo la cooperazione tra cittadini e istituzioni.
Il principio di trasparenza sarà garantito attraverso una comunicazione tempestiva e accessibile. Le informazioni verranno diffuse in modo chiaro e comprensibile, affinché tutti possano essere consapevoli delle misure adottate e delle loro implicazioni.
Strategie di contenimento e gestione del rischio
Il piano prevede un approccio flessibile e adattabile, basato su misure differenziate a seconda del contesto. Tra gli strumenti previsti ci sono:
- Test diagnostici e tracciamento dei contatti
- Isolamento dei casi positivi e quarantena per gli esposti
- Adattamento delle misure alle condizioni epidemiologiche locali
- Valutazione della capacità del sistema sanitario
L’obiettivo è garantire una risposta proporzionata e razionale, evitando misure eccessivamente restrittive se non strettamente necessarie.
Scenari di rischio e preparazione del sistema sanitario
Il documento ipotizza tre scenari di rischio legati a diverse tipologie di virus:
- Scenario lieve (virus influenzale con bassa patogenicità): tra 18.000 e 47.000 ricoveri, fino a 5.700 posti di terapia intensiva richiesti.
- Scenario moderato (virus influenzale con patogenicità media): tra 103.000 e 262.000 ricoveri, fino a 31.500 accessi in terapia intensiva.
- Scenario grave (coronavirus con alta patogenicità): fino a 3 milioni di ricoveri e oltre 360.000 accessi in terapia intensiva.
Le stime si basano su modelli predittivi e potrebbero variare in base alla reale diffusione del patogeno.
Ruoli e responsabilità nella gestione dell’emergenza
In caso di pandemia, il piano prevede la nomina di un commissario straordinario con poteri esecutivi speciali per affrontare la crisi. Il dipartimento della protezione civile coordinerà gli interventi necessari, garantendo una risposta unitaria a livello nazionale.
Finanziamenti per l’attuazione del piano
La legge di bilancio 2025 ha stanziato 50 milioni di euro per il 2025, 150 milioni per il 2026 e 300 milioni annui a partire dal 2027, per sostenere le misure previste dal piano.
Vaccini e farmaci per future pandemie
Il piano prevede l’uso di vaccini influenzali pandemici e zoonotici, con procedure di sviluppo e autorizzazione semplificate in caso di emergenza. Si sottolinea l’importanza della vaccinazione stagionale per ridurre la morbilità e rafforzare la preparazione a possibili pandemie future.
Mantenimento dei servizi essenziali
Una delle criticità emerse durante la pandemia da covid-19 è stata la sospensione delle prestazioni sanitarie programmate. Per evitarlo, il piano impone alle regioni di sviluppare strategie per garantire continuità operativa, soprattutto per screening, cure oncologiche e chirurgia programmata.
Misure di prevenzione negli ambienti sanitari
La prevenzione in ambito sanitario rimane centrale. Sono previste:
- Procedure di controllo delle infezioni
- Uso adeguato di dispositivi di protezione individuale (dpi)
- Formazione per operatori sanitari e pazienti
Le strategie saranno adattate in base alle caratteristiche del patogeno e alla sua modalità di trasmissione.
Conclusioni
Il nuovo piano pandemico 2025-2029 rappresenta un passo avanti nella preparazione alle emergenze sanitarie, con un approccio basato su scienza, trasparenza e tutela dei diritti. L’obiettivo è garantire una risposta efficace e proporzionata, assicurando la protezione della salute pubblica senza rinunciare ai principi di libertà e giustizia.