667c7b46e302d 600x390

La Camera dei Deputati sta esaminando la proposta di legge che prevede la riforma del sistema di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria. Il testo, già approvato dal Senato, mira a superare l'attuale test d'ingresso, sostituendolo con un "semestre filtro", al termine del quale gli studenti dovranno aver acquisito tutti i crediti formativi richiesti per proseguire nel percorso di studi. La legge delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della norma, uno o più decreti legislativi per ridefinire i criteri di accesso ai corsi di laurea in area medica. L'iscrizione al primo semestre sarà aperta a tutti, ma il passaggio al secondo semestre sarà subordinato al superamento degli esami e alla posizione in una graduatoria nazionale.

I punti chiave della riforma

Tra i punti salienti della riforma è previsto: l’accesso libero al primo semestre con corsi comuni a diverse discipline biomediche e sanitarie; la definizione di un numero di crediti formativi universitari (CFU) minimi da acquisire per il passaggio al secondo semestre; una graduatoria nazionale basata sui risultati del primo semestre per determinare chi potrà proseguire il percorso in Medicina e il riconoscimento dei crediti maturati nel primo semestre per chi non dovesse accedere al secondo, con possibilità di iscriversi ad altri corsi di area sanitaria.

Criticità e opinioni degli esperti

Non mancano le perplessità da parte degli esperti del settore. Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI), ha evidenziato che il nuovo sistema non elimina realmente il numero chiuso, ma lo sposta al secondo semestre, rischiando di generare un imbuto formativo e logistico per le università. "Avremmo bisogno di una programmazione più attenta del fabbisogno di medici, considerando anche il numero crescente di professionisti che emigrano all'estero", ha dichiarato Onotri. Ha inoltre sollevato dubbi sulla proliferazione di corsi online e sull'efficacia delle università telematiche per la formazione di futuri medici.

Le sfide per il sistema universitario

Le sfide per il sistema universitario

La proposta di legge nasce dalla crescente richiesta di professionisti sanitari nel Servizio Sanitario Nazionale, aggravata dalla carenza di medici in alcune specializzazioni. Tuttavia, resta da definire come il sistema universitario potrà adattarsi a un incremento di iscrizioni iniziali senza compromettere la qualità della formazione. Un altro nodo da sciogliere è la coerenza tra il numero di laureati e i posti disponibili nelle scuole di specializzazione, per evitare il rischio di medici senza sbocchi professionali adeguati. La discussione in Aula proseguirà fino al 7 marzo, con la votazione finale sulla legge. Se approvata, il Governo dovrà adottare entro un anno i decreti attuativi per rendere operativa la riforma.

dieta perricone hero piccola 500x375 1
Il digiuno intermittente e i suoi benefici sulla salute
come curare la parodontite
Parodontite: cause, sintomi e trattamenti per la salute delle gengive
amianto kVYF RI9Wd5nDVb8xXKcrmbHwd0M 656x492@Corriere Web Sezioni
Tumori causati da amianto: ecco il killer silenzioso che continua a uccidere nei luoghi di lavoro
677e9439cede6
Sanità pubblica a rischio: carenza di specialisti fino al 2027, poi pletora medica
no image
8 marzo: il personale del nostro SSN è donna. Al primo posto ci sono le infermiere
67d06b64a01d7
Cancro e invecchiamento della popolazione: studio italiano sulle connessioni molecolari
estate alimentazione adatta agli anziani 1200 900
Nuove Linee Guida sulla Dieta Mediterranea in Italia: prevenzione e salute e battaglia contro l’obesità
Ospedale medici pazienti
Salute, allarme bilanci delle Regioni: richiesta di rinvio degli accantonamenti per i rinnovi contrattuali al 2025
Donne discutono al pc in poliambulatorio 1024x682 4
Donne e scienza, il 68% del personale Iss è femminile
MediCenter 03 e1687272690646
Ricercatori e Consulenti
Torna in alto